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bambina

Davanti e dietro di lui si stendevano le solite colline e non c’era traccia di paesi o altre costruzioni. Dopo alcuni secondi si risolse ad andare avanti, sperando di trovare qualcuno.
Dopo un paio di saliscendi intravide una figura vestita di bianco in lontananza.
Finalmente qualcuno a cui chiedere indicazioni!
Mentre si avvicinava si rese conto che era una bambina, ma questo non lo preoccupava.
Sempre meglio di niente si disse.
Quando fu a un centinaio di metri sbiancò.
La bambina era uguale a sua figlia Noemi.
Quando i metri diventarono una decina ebbe la certezza che si trattava di lei.
Ma non è possibile… è morta tre mesi fa…
Leo era terrorizzato e tremava vistosamente.
Accostò la macchina vicina al punto in cui c’era la bambina e questa si girò verso di lui scuotendo la testa con uno sguardo triste.
Aprì la portiera per correre da lei, mentre gli occhi gli diventavano lucidi, ma quando scese dalla macchina la bambina sparì.
Leo urlò la sua disperazione e iniziò a cercarla intorno, ma esattamente come prima, l’ambiente non offriva nascondigli.
Era semplicemente sparita.
Si appoggiò con la schiena alla macchina mentre continuava a tremare e chiuse gli occhi per visualizzare di nuovo la scena.
Era lei, non so come sia possibile ma era lei…
Noemi era stata investita da un pirata della strada su una strada molto simile a quella in cui si trovava in quel momento. Aveva dovuto riconoscere con grande dolore il suo corpicino, l’avevano anche seppellita.
Non poteva essere lì, viva!
Dentro di sé non c’era niente che desiderasse di più di riaverla con loro, ma sapeva che non poteva succedere, era morta.
Prima quell’uomo, ora Noemi… cosa mi sta succedendo?
Aveva paura.
Se stava avendo delle allucinazioni voleva dire che c’era qualcosa che non andava in lui; il problema era che si trovava chissà dove, senza la possibilità di chiamare aiuto e intorno a lui continuava ad esserci il nulla.
Dopo un paio di minuti decise che si era ripreso a sufficienza e risalì in macchina.
L’unica cosa che poteva fare era andare avanti per quella strada sempre uguale, sperando in qualche cambiamento.
Gli si illuminarono gli occhi quando, un paio di chilometri dopo, la sua speranza si realizzò.
Mentre il sole si avviava lentamente verso il suo riposo, nella luce incerta del crepuscolo vide sbucare delle case.
Un paese, finalmente! Ora potrò chiedere indicazioni.
Un nuovo ottimismo gli permise di mettere da parte i pensieri per quello che era successo poco prima, rimandandoli al momento in cui fosse arrivato a casa.
La strada lo guidò in mezzo alle case e subito il suo ottimismo subì un arresto.
Non si vedeva anima viva.
Case con le tapparelle abbassate, negozi chiusi; sembrava che fossero scappati tutti insieme per non tornare più.