6

casa
«Non sei morto, non ancora almeno. Quell’uomo ti ha accoltellato e sei grave. In questo momento stanno cercando di rianimare il tuo corpo, ma la tua mente è intrappolata in questa specie di allucinazione, come se non volesse tornare indietro.»
«Cosa vuol dire?»
«Vuol dire che stai fuggendo, ti stai nascondendo in questo mondo illusorio. Stai cercando di tornare a casa, ma con poca convinzione, infatti la tua mente continua a crearti ostacoli per rallentarti, come quella ragazza con la gomma a terra o il continuo apparire del tuo aggressore.»
«Ma io voglio tornare a casa!» urlò Leo.
«Ne sei così sicuro?»
«Io…» Leo stava per rispondere, ma poi si bloccò.
L’accusa che gli aveva rivolto la figlia (o chiunque fosse) lo turbava, soprattutto perché dentro di sé sentiva che c’era un fondo di verità.
«Io… sono tanto stanco… da quando sei morta non mi sono mai ripreso, ma ho dovuto essere forte per aiutare la mamma… ora però non ce la faccio più…»
«Non puoi mollare adesso!» lo incalzò la bambina «Lei ha bisogno di te, lo sai. Se guardi dentro di te sai che l’ami e che non potresti mai abbandonarla.»
Scosso in un primo momento dalle parole della figlia, Leo si rese conto che aveva ragione: amava sua moglie e non poteva lasciarla sola.
“Finché morte non vi separi” avevano giurato il giorno del matrimonio.
Non sarà adesso però! si disse Leo animato da una nuova energia.
«Hai ragione, tornerò! Come posso fare?»
«Basta il desiderio sincero di tornare» disse Noemi, sulla cui bocca finalmente apparve il suo solito sorriso «e una buona motivazione per farlo.»
Leo guardò la figlia e le sorrise: «Amo mia moglie e non vedo motivazione migliore.»
La bambina sorrise a sua volta e tutto divenne bianco, mentre molte voci e rumori si facevano sempre più insistenti.
Poi ci fu solo più il buio e il silenzio.

Leo aprì gli occhi e un soffitto bianco fu la prima cosa che vide.
Un uomo si affacciò nel suo campo visivo con uno sguardo teso, che si rilassò poco dopo.
Percepì molto movimento intorno a sé per alcuni minuti, poi calò un silenzio irreale, al punto che Leo temette di ritrovarsi in una nuova allucinazione.
Spostò leggermente lo sguardo e vide a fianco al letto sua moglie Sonia che lo guardava con gli occhi rossi di pianto e le disse felice:
«Sono tornato.»