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spina

Greco si guardò intorno e vide che c’era una grande tensione nell’aria.
«Che succede? È tutto a posto?»
«Certo» disse con sarcasmo Chiesa «l’idraulico poveraccio e assassino cercava solo di fare un po’ di conversazione.»
Greco osservò con sguardo dubbioso la situazione e cercò di capire che cosa era successo mentre erano fuori.
La coppia Oliveri stava probabilmente causando troppa tensione ed era proprio l’ultima cosa di cui avevano bisogno, perché dalla tensione al panico il passo era molto breve.
«Non abbiamo trovato nulla» disse Greco «né tracce né indizi. Secondo il signor Riccio però è molto semplice fare in modo che il salvavita scatti.»
«Esatto. Basta una spina preparata in precedenza, al cui interno un filo faccia toccare il polo della fase e la terra. Non appena la si inserisce nella presa scatta il salvavita e non si può riattivare fino a quando non si toglie la presa. È un metodo che si usa a volte per testare velocemente il funzionamento del salvavita»
Molte domande passavano sui volti dei presenti, ma una su tutte. Fu il signor Oliveri a farla.
«Chi sarebbe stato in grado di montarlo? Io non saprei da che parte iniziare.»
Greco guardò Riccio, che spiegò:
«In realtà è un concetto molto semplice e non è così complicata da preparare. È un lavoretto da cinque minuti che chiunque potrebbe fare, la rete è piena di video che spiegano come si fa.»
«Video che spiegano come uccidere una persona?» disse ansiosa la signora Oliveri.
«No, come preparare una spina di questo tipo.»
Tornò il silenzio nella stanza e insieme ritornò la tensione.
«Volete del tè? Siamo tutti tesi e magari un tè caldo ci rilasserà un po’.» propose Anita.
«Mi sembra un’ottima idea.» disse Greco «Le serve una mano?»
«No grazie, ci penso io.»
Anita si diresse verso il suo bancone e tirò fuori un bollitore e delle bustine di tè.
Intanto Greco cercava di riordinare le idee.
Aveva cercato di procedere per gradi, analizzare la scena e immaginare i vari passaggi, ma con le informazioni che aveva raccolto non era riuscito a escludere nessuno, a parte se stesso. Certo, le due donne avevano qualche possibilità in meno a causa della loro posizione, però non c’era nient’altro di concreto.
Provò ad osservare i tre uomini rimanenti.
Il signor Chiesa, l’idraulico, sembrava una persona a posto. Greco aveva imparato, in tanti anni di polizia, ad andare oltre le apparenze; Chiesa aveva l’aspetto burbero che ci si aspetta da un lavoratore del suo tipo, ma per chi era in grado di vedere dentro le persone, come lui, era chiaro che era un pezzo di pane.
Il signor Oliveri, il marito nervoso, era appunto nervoso. Greco faceva sempre difficoltà a interpretare le sue sensazioni quando si trovava di fronte una persona così ansiosa, non riusciva a capire se fingeva oppure era sul serio in quelle condizioni. Lo osservò con attenzione e alla fine concluse che era quello che sembrava, un uomo semplice e dalla vita tranquilla che si era ritrovato in una situazione decisamente oltre il suo limite di sopportazione.
E infine guardò Riccio.
Eh già, Riccio. Greco lo fissò con attenzione, ma non riusciva a capire se l’aspetto e i modi da bravo ragazzo fossero solo una maschera. Era stato molto rapido a decidere di aiutarlo nell’indagine e lo stava assistendo in maniera molto precisa; da qualche parte una volta aveva letto che spesso gli assassini, quelli con dei seri problemi psicologici, cercano di inserirsi nelle indagini sugli omicidi che hanno commesso.
E poi non aveva avuto grandi reazioni la prima volta che si era avvicinato al cadavere. Certo, questo si poteva spiegare col fatto che era in Croce Rossa da anni, come aveva detto più volte. Eppure c’era qualcosa in quella calma che lo preoccupava…
Se in quel momento avesse dovuto scommettere su chi fosse il colpevole, la scelta sarebbe caduta su di lui.
Provò a riflettere sulle ultime scoperte riguardo al blackout; per provocarlo l’assassino avrebbe dovuto essere vicino a una presa.
Chiesa ne aveva una a portata di mano nel bagno mentre il signor Oliveri non avrebbe avuto possibilità di inserire la spina senza che Greco lo notasse, a meno che non si facesse aiutare dalla moglie. Scartò subito l’idea, non avevano certo l’aspetto di una coppia di assassini.
Guardò verso il tavolo dell’ingresso, vicino al quale si trovava Riccio prima del blackout, e vide una presa a circa un metro e mezzo dal pavimento. Sarebbe stato facile infilare la spina senza farsi vedere dal momento che prima del blackout dava le spalle agli altri e il suo corpo copriva la vista.
Come fare a escludere dei sospettati? Greco si rese conto che gli mancavano due cose: il movente e l’arma del delitto.
Nel poco tempo che aveva a disposizione l’assassino non aveva avuto certo modo di nasconderla, quindi doveva averla ancora addosso.
Di sicuro contava di liberarsene il prima possibile, ma l’ansia dei signori Oliveri aveva fatto in modo che ognuno sorvegliasse gli altri e quindi era impossibile fare movimenti sospetti.
Greco stesso non aveva perso di vista Anita e Riccio quando erano usciti con lui.
«Ecco il tè.»
Greco accettò di buon grado una pausa nei suoi ragionamenti. Anita stava facendo il giro di tutti i presenti, portando dei bicchieri di plastica con dentro il tè fumante. Vide che scambiava due parole con ognuno e capì che era riuscita a superare lo shock per la morte del dottor Boi ed era tornata al suo ruolo di infermiera, alla vocazione di aiutare gli altri.
Portò il tè anche a Riccio e gli chiese come stava, anche se si vedeva chiaramente che non era scosso e non aveva bisogno di essere consolato.
Infine arrivò anche da lui, gli porse il tè e gli chiese:
«Allora, come sta andando? Ci sono novità?»
«Per ora non eccezionali.» poi sottovoce «Le devo chiedere una cosa, anche se credo che non potrebbe dirmelo. Si ricorda se qualcuno di loro era già venuto in precedenza dal dottor Boi?»
«Vuole sapere se qualcuno lo conosceva già? Solo il signor Riccio, era già venuto due volte. Anzi, è strano…»
«Strano cosa?»
«Non sono affari miei, però l’ultima volta che era venuto aveva litigato in maniera abbastanza forte con il dottore. Mi sono stupita quando ha prenotato una nuova visita.»
«Mmm…»
Greco ripensò ai suoi sospetti e quello che aveva appena sentito. Possibile che fosse così facile? Ora il suo principale sospettato aveva contro di lui oltre alla possibilità anche un probabile movente.
Era il momento di togliersi i dubbi.